Filosofia scuola calcio e settore giovanile Grottammare calcio
Il Grottammare Calcio 1899, attraverso la sua Scuola Calcio, si pone da sempre come obiettivo primario la formazione “globale” dell’allievo/a, sia come formazione educativa e sociale, sia come formazione tecnico/tattica tipica del gioco del calcio, seguendo un percorso per tappe e capacità di apprendimento ponendo sempre al centro del progetto i “nostri ragazzi”.
Abbiamo sempre offerto ai bambini un ambiente sano, un luogo nel quale tutti possano svolgere con serenità un’attività sportiva ed ambire ad una crescita umana armonica sviluppando, nel contempo, le proprie abilità motorie.
Nessun Istruttore del Grottammare calcio avrà il compito di “condurre” la squadra alla vittoria; l’obiettivo è quello della crescita dell’allievo. Ciò significa che il concetto di risultato non verrà mai preso in considerazione, ma si porrà attenzione unicamente alla crescita tecnica, motoria, comportamentale dell’allievo.
Lo staff tecnico segue costantemente i ragazzi perché tutto ciò avvenga in modo spontaneo e all’insegna del divertimento: noi crediamo che il gioco, la serenità e la possibilità di esprimere la propria fantasia sono, per ogni bambino, elementi essenziali per attingere esperienze motorie e morali significative e per un sicuro apprendimento.
Il nostro obiettivo è quello di:
- contribuire alla formazione motoria, da realizzarsi in ambiente sano, controllato da Istruttori qualificati;
- favorire e valorizzare la voglia di giocare a calcio dei nostri ragazzi;
- educare il giovane a rispondere tecnicamente in modo efficace alle varie situazioni di gioco;
- formare, nel corso della permanenza nella nostra Scuola Calcio, ragazzi che possano successivamente dimostrare livelli adeguati alle qualità calcistiche apprese e inserirsi eventualmente anche nell’attività delle categorie superiori della stessa SSD Grottammare Calcio 1899;
- arricchire il patrimonio motorio dei bambini affinché possa essere riutilizzato con successo anche in altre discipline sportive;
- contribuire alla formazione di una personalità, dove l’insuccesso e la sconfitta non determinino sfiducia ma stimolino il desiderio di provare, di valutare laddove si è sbagliato;
- dare a tutti la possibilità di ricevere gratificazioni in quello che si fa, dosando opportunamente le difficoltà sia in allenamento che durante gli eventi agonistici, evitando esasperazioni o richieste di maggiori prestazioni.